Nel 2020 (pandemia compresa) il lavoro in remoto non è più una scelta, ma una necessità!
Ho sempre pensato fosse una grande risorsa il lavoro da remoto, ma mai come quest’anno l’ho trovato l’unica soluzione papabile.
Solitamente agli shooting partecipano almeno 5 persone: il fotografo, eventuale assistente, lo stylist, il project manager, l’art director, qualcuno che arriva dal brand e via dicendo. Sul set si crea un agglomerato di persone che, causa covid, non è assolutamente praticabile in questo momento.
Uno degli ultimi lavori che ho realizzato completamente in remoto è stato lo shooting di 16 contenuti con Purobio Cosmetics. La scelta del lavoro in remoto è stata data non solo dalla condizione in cui viviamo in questo momento, ma anche perchè la sede di Purobio è a Noci (BA). Per tutto il team sarebbe stato molto complicato spostarsi per venire a Milano a seguire lo shooting.
In questo articolo vedremo tre pro e tre contro del lavoro da remoto.
Di necessità virtù
Se devo parlare francamente, lavorare in solitudine ha i suoi pro. Parliamo prima delle cose positive e poi analizziamo insieme nel prossimo capitolo i lati negativi.
Nessuno che interferisce con la tua idea. Parliamoci chiaro, tutte le persone che di solito sono su un set hanno una buona ragione per esprimere la loro opinione. Il fotografo però solitamente è bombardato di “secondo me sarebbe meglio” e “non pensi che forse potremmo”. La bravura del professionista sta nel capire e compensare tutti questi commenti, prendere e migliorare gli appunti importanti e scartare educatamente tutte le cose superflue.
Seguire il proprio ritmo. Quando si fa uno shooting ci sono orari precisi, persone a cui dare retta, pranzi e pause da rispettare… Quando invece si lavora da soli si può sfruttare l’onda energetica e rallentare quando si è più stanchi senza avere gli occhi dell’account puntati addosso. Questo non è un invito a fare di meno, ma è un invito a seguire il proprio flow di energia.
Ripetizioni ridotte e funzionalità al massimo. Il cliente continua ad avere diritto di chiedere dei miglioramenti nelle fotografie. Ogni scatto gli viene inviato in diretta o come provino alla fine dello shooting. Non esiste professionista che non accetta critiche o che non accetta di mettersi in gioco e capire le modifiche necessarie agli scatti. Vero è che, lavorando in remoto, non può succedere di ripetere uno scatto per spostare un props di mezzo centimetro a destra dieci volte di fila.
Le difficoltà riconosciute
Comunicazione e toni, whatsapp come filtro. Quando si comunica in diretta uno dei mezzi migliori è whatsapp. Chiaramente i toni delle risposte e dei commenti sono facilmente mal interpretabili, soprattutto se sono delle “critiche”. Per questo è fondamentale rimanere sempre aperti mentalmente e avere la possibilità di parlare con dei messaggi vocali o con delle chiamate.
Recap giornaliero e punto della situazione. Ogni giorno è molto importante fare un recap. Riprendere in mano il concept, vedere quanti scatti si sono prodotti, essere in grado di controllare il lavoro svolto con il cliente aiuta a non perdere pezzi. Il contro è che questo è un grosso pezzo di tempo della giornata che si usa a discapito della produzione di immagini.
Il calore umano. Tutta la parte di incontri, risate, pranzi e soddisfazioni post shooting sono davvero ridotti al minimo. Nel nostro lavoro avere un feeling con il cliente è fondamentale. Costruire delle relazioni serve anche a costruire un futuro lavorativo insieme. Purtroppo in questo modo è difficile creare un rapporto umano con le persone che stanno dall’altra parte dello schermo.
Risultato finale
Il lavoro che ho realizzato con Purobio Cosmetics è in parte uscito sui loro canali, ma potete anche trovarlo in questo articolo nella sezione dei miei lavori!
Voi cosa dite? A me sembra che il risultato finale sia assolutamente splendido!
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Se invece vuoi sapere come realizzare una proposta per i tuoi clienti puoi leggere il mio vecchio articolo direttamente qui!
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