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Dopo il grande successo del sondaggio delle stories di instagram ho deciso di suddividere questa prima introduzione alla comunicazione pubblicitaria del mondo digital in tre fasi:

  1. Cos’è la comunicazione digitale legata alla fotografia raccontata in un articolo (questo 😂) dove faremo una prima introduzione al mondo della pubblicità
  2. un’IGTV in cui vi racconto la mia storia, quello che ho studiato e come lo applico al mio lavoro di fotografa. Potrete trovarla Giovedì sul mio profilo instagram Elisydelab
  3. Una case study di un lavoro svolto per un brand che è Lamûre Shoes dove introdurrò i concetti base della comunicazione pubblicitaria legata a delle fotografie (ritratti e still life). Potrete trovarlo Venerdì sul mio profilo Instagram

Spero di vedervi sia qui, sia sul mio profilo instagram (@elisydelab) per non perdervi la parte più divertente!


La fotografia come mezzo di comunicazione

Ogni volta che incontro un cliente la prima cosa per cui combatto è fargli capire che oggi la comunicazione digital è al primo posto nella lista delle cose da fare se si vuole aumentare i fan, i consumatori e le possibili vendite.

Questo non vale solo per i grandi brand che hanno budget da investire nel mondo pubblicitario, ma vale anche per i piccoli brand che devono ancora farsi conoscere.

Il mio consiglio è sempre quello di affidarsi ad un’agenzia pubblicitaria, ma spesso le fee sono molto alte. Quando il budget non lo permette allora è proprio il proprietario dell’azienda ad occuparsene!

In questi casi uno studio personale del mercato, del target e della comunicazione relativa è importante.

Se vi state chiedendo a cosa servono tutte queste cose la risposta è proprio qui sotto: per poter comunicare ai possibili clienti è NECESSARIO studiarli!

Vogue Arabia – Issue May 2020
Articolo su Lamûre Shoes – Ritratto di Beatrice Schleret, CEO & Creative Director di Lamûre shoes

Facciamo un esempio:

Se il target del mio prodotto sono le neo mamme, che stanno per riprendere a lavorare, ma cercano una distrazione nella meditazione perchè sono molto stressate la mia comunicazione visiva si baserà su delle fotografie pulite, con colori pastello tendenti al chiaro, ben illuminate e composte.

Il verde l’azzurro ed il viola, sempre nelle loro tonalità pastello, creano un ambiente rilassante.

Spostandoci dalla fotografia, ma rimanendo nel campo della comunicazione dovrò pensare al momento più tranquillo per queste mamme per riposarsi/distrarsi e poter controllare il telefono. Sarà la mattina prima di svegliare il figlio e dargli il latte o dopo cena prima di andare a dormire?

E ancora: quale messaggio voglio che leggano le mie neo mamme oltre la mia immagine? Probabilmente voglio supportarle e dargli gli strumenti per realizzare quei 10 minuti di pausa giornaliera dove possono staccare la spina e concentrarsi sulla respirazione.

Potrei andare avanti ore a pensare a cosa potrei fare per rendere accattivante la mia comunicazione per il mio target, ma questo è solo per spiegarvi il lavoro che sta dietro ad ogni pubblicità che vediamo sui canali digitali ogni giorno.


La fotografia commerciale

Qualità come parola d’ordine.

Quando si parla di fotografia commerciale bisogna affidarsi ad un professionista. Nel 2020 non sono più legata al concetto dei grandi nomi, credo che le piccole aziende possano anche solo seguire dei corsi di fotografia con lo smartphone per i contenuti day by day se non hanno budget, ma quando si parla di fotografia commerciale chiamare qualcuno che è in grado di farlo diventa una priorità.

Beatrice Schleret – CEO & Creative Director di Lamûre shoes

Quando l’immagine di un vostro prodotto o qualsiasi immagine che si riferisce al vostro brand (still life, ritratto, produzione, video etc.) viene lanciata in una campagna social o in un editoriale tutte quelle impression sono persone che vedono il vostro prodotto. Se quell’immagine non è un’immagine di alta qualità avete appena perso i vostri futuri clienti.

Soprattutto nel mondo digital è molto difficile creare dei legami e le persone tendono a non fidarsi di quello che vedono la prima volta. Il processo per acquisire nuovi clienti è farsi conoscere, farsi piacere e guadagnare la loro fiducia! Non si può saltare nessuno di questi step, ed in ognuno di questi il vostro brand sarà sotto esame sia dal punto di vista visivo che dal punto di vista verbale.


La creatività

A cosa serve lo studio per la creatività della campagna o del vostro piano editoriale?

Serve a trovare l’idea che riesce allo stesso tempo a mantenere fede all’immagine dell’azienda, agli obiettivi di vendita e alla diversificazione del brand nel mercato.

La fotografia deve essere in grado di catturare l’attenzione anche del consumatore più distratto.

Lo studio dei competitor, di cui parleremo nei prossimi articoli, è un altro punto di partenza. Sapere cosa fanno gli altri, dove fanno bene e dove sbagliano è alla base dello studio della comunicazione di ogni campagna fotografica.


I miei 10 step

Dopo avervi dato duecentomila informazioni probabilmente il processo è la cosa che sintetizza e spiega meglio il mio lavoro ed il lavoro di ogni agenzia di comunicazione che si rispetti.

Una volta preso il primo contatto con un brand inizia il processo creativo e di ricerca e si divide nei seguenti step:

  1. Il brief. L’azienda comunica a chi sta eseguendo il lavoro gli obiettivi di marketing e le preferenze creative per la campagna che si sta realizzando.
  2. Preventivo di massima. Il fotografo fa un primo preventivo generale stimando dei costi di massima.
  3. Il fotografo inizia la sua ricerca di mercato analizzando sia i competitor che il lavoro già svolto dall’azienda stessa e inizia a raccogliere informazioni visive e testuali sul percorso che si sta intraprendendo.
  4. Ci si incontra fisicamente o virtualmente per discutere delle idee del fotografo ed il brand deve a quel punto scartare o accettare le idee proposte.
  5. Preventivo finale. In base alle proposte accettate il fotografo realizza un preventivo più preciso con anche i costi dei props ed eventuali costi aggiuntivi come location o personale.
  6. Si passa ad una ricerca più avanzata delle reference specifiche al concept che è stato approvato o si realizza uno sketch vero e proprio del possibile set.
  7. Realizzazione!
  8. Post produzione
  9. Uscita della campagna
  10. Check. E’ importante, soprattutto per il fotografo, fare un check con l’azienda sui risultati ottenuti anche per capire se ci sono stati errori nello svolgimento.

Eccoci arrivati alla fine di questa doccia fredda sulla comunicazione digitale relativa alla fotografia.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e vi abbia dato spunto per riflettere sulle prossime mosse che attuerete per il vostro brand o la vostra azienda!

Ci vediamo sul mio profilo Instagram che trovate qui sotto per raccontarvi come svolgo il mio lavoro e qual’è la mia storia! 🤩

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