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Se ti sei perso i miei ultimi post su Instagram sull’equilibrio fotografico con tanti props li puoi trovare qui sotto!


ercate la ricetta magica per scattare una foto equilibrata quando ci sono tanti props 😱? Sarete felici di sapere che non siete soli in questa ricerca!
Quando c’è di mezzo la creatività è molto difficile seguire delle indicazioni, perché il flow creativo tende ad uscire dalle linee di confine.

Sicuramente la composizione può essere aiutata da alcune regole. Nei vecchi post vi ho detto come non riesco a fare a meno della regola dei terzi, la regola delle diagonali e la simmetria.
In questa foto ne aggiungo un’altra: la regola dei dispari.

Questa regola spiega che il nostro occhio è portato ad apprezzare di più un numero dispari rispetto ad uno pari.

La verità è che quando ci si confronta con una scena più grande e bisogna renderla bilanciata bisogna PROVARE. Provare provare e riprovare!

La vera chiave in questi casi è la sperimentazione ed il confronto.
Una volta che avete due o tre scatti che vi piacciono guardateli insieme per capire quale funziona meglio.

Se potete iniziare a correggere sul set meglio, se non è così allora potete mixare le foto in post produzione per ottenere il risultato migliore!



Perchè aggiungiamo degli oggetti alla nostra scena?

Spesso è perchè quegli oggetti, o props, aggiungono valore al prodotto che vogliamo vendere. Ci aiutano a raccontare una storia.

Equilibrare un’immagine significa portare l’occhio ad osservare come primo oggetto il nostro prodotto e allo stesso tempo renderlo consapevole dell’ambiente circostante.
Questo ambiente circostante non deve distrarre, ma deve raccontare qualcosa in più.

L’equilibrio visivo è fatto da diversi elementi, colori, prospettiva, direzione, posizione, tonalità, esposizione e via dicendo.
Sicuramente l’allenamento visivo è fondamentale per riuscire ad equilibrare le nostre immagini.

Nella prima foto abbiamo diversi elementi che raccontano la preparazione di un drink e hanno tutti forme e colori diversi.
Sono le linee geometriche diagonali che riescono a rendere un pattern all’interno della fotografia.
Ci sono dei punti di colore (come il lime) in questa immagine, ma vengono equilibrati dalle dimensioni ridotte rispetto al nostro prodotto.
Quando invece l’oggetto è più grande di dimensione, come il bicchiere, il colore è neutro per non disturbare l’attenzione.

Ho deciso di inserire anche una seconda fotografia che è un buon punto di partenza per chi è alle prime armi.
La ripetizione di un’oggetto della stessa forma e colore, non ci distrae dal prodotto stesso. Anche se ci sono tanti elementi nella stessa scena, uno non supera l’altro per dimensione o peso visivo, quindi si aiutano ed annullano nello stesso momento rendendo la fotografia un pattern stesso del prodotto.


Grazie al Gin Marconi di @poli_grappaoggi ho realizzato un’immagine su due livelli.
Cosa significa questo?

Quando si riesce a creare due differenti livelli tramite le geometrie ed i pesi di colori il prodotto può essere inserito in uno dei due livelli.
Solitamente si usa quello superiore perché il nostro occhio passa prima dall’alto per abitudine.

Questa tecnica permette al fotografo di riempire la scena senza appesantire il livello dove è mostrato il prodotto.

La simmetria e la geometria in questo caso è dalla vostra parte, non sottovalutatela!


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